Quando pensiamo alla cittadina di Aci trezza ci viene subito in mente lo scrittore Giovanni Verga che ambientò proprio ad Aci trezza la vicenda del suo romanzo più famoso, “I Malavoglia”.
Una volta arrivati dalla statale direttamente da Catania ed aver superato il vicino Castello di Acicastello ci si presenta un paesino calmo e tranquillo. Ci troviamo proprio nella terra dei Ciclopi dove la leggenda narra dell’incontro di Ulisse con Polifemo con la vittoria dell’intelligenza sulla violenza.
Ma la nostra curiosità non ha limiti e ci chiediamo perché tutto intorno i nomi iniziano con il termine “Aci”, la nostra domanda trova risposta in una delle leggende più poetiche dell’antichità, quella che racconta la vicenda passionale della bella ninfa Galatea, figlia del dio marino Nereo, e del suo innamorato, il mite pastorello Aci.
Diamo un occhiata in giro, il porto, la piazza principale con il busto dello scrittore Giovanna Verga, i vari negozietti di souvenir, ma una volta seduti ci sorprende l’accoglienza calorosa e la quantità di gusti e gli accoppiamenti più audaci: arance, pesche, albicocche,ananas,papaia, mango, kiwi etc… un esplosione di colori e profumi intensi ma la nostra scelta si indirizza verso un gusto più tradizionale mandorla.
Ci spostiamo verso il belvedere per ammirare l’isola e i faraglioni antistanti Aci trezza e siamo rapiti dalla loro attraente bellezza paesaggistica costruita e scolpita dalla più antica testimonianza di quell’attività vulcanica che adesso si trova proprio dietro le nostre spalle l’Etna.
L’isola Lachea (il nome, di origine grecobizantina, significa “pianeggiante”), nata dalla eruzione di un vulcano sottomarino, ha un’altezza massima di circa 75 m e una circonferenza di circa 750 m. In epoca antichissima, fu abitata o venne usata esclusivamente come necropoli da antiche popolazioni che abitavano sulla costa: nella parte sud, infatti, vi sono delle tombe risalenti all’epoca dei Siculi. Nella parte sud ci sono diverse caverne, tra le quali la più famosa “grotta del monaco”. La casetta in cima all’isola, così, ospita un piccolo museo universitario di fauna ittica.
In questo borgo dalle mille anime, avete compiuto un viaggio discreto e affascinante, immergendovi nella sua storia, che riecheggia di leggende e si riflette nella letteratura. Passeggiando tra tesori architettonici e scenari mozzafiato, avete fatto un tuffo nella bellezza di Aci Trezza. Questa meta vi condurrà alla scoperta di eventi folcloristici e di una cucina vivace e creativa. Nella Sicilia semplice e accogliente, imparerete a gustare il silenzio e ad abbracciare la natura.