Ogni anno inizia per ognuno di noi il percorso di avvicinamento alle vacanze estive. Il sole, il mare, o la montagna saranno preziosi alleati per eliminare le tossine accumulate nei lunghi mesi invernali. Sebbene la luce naturale e l’aria aperta abbiano un effetto benefico anche sui capelli, meglio in questo caso non esagerare: può bastare una sola giornata di esposizione eccessiva ai raggi solari per rovinare una bella capigliatura; i capelli infatti, non sono in grado, a differenza della pelle, di produrre una quantità di melanina proporzionale all’esposizione, per questo tendono ad inaridirsi e a perdere lucentezza e elasticità molto velocemente.
Cosa accade?
I principali danni al capello sono causati dai famigerati raggi UV, poco filtrati dallo strato di ozono depauperato dall’inquinamento. I raggi Uvb sollevano le squame che compongono la parte più superficiale del capello, la cuticola, favorendo il processo di formazione delle doppie punte e l’inaridimento del capello stesso, mentre i raggi UvA agiscono sui pigmenti modificando il colore dei nostri capelli: in particolar modo l’effetto è visibile quando sono trattati o decolorati.
Per porre rimedio all’effetto combinato dei raggi Uva e Uvb sarà necessario preparare in anticipo i capelli, dedicando, ad ogni lavaggio, qualche minuto ai trattamenti idratanti a base di oli protettivi, e – almeno una volta alla settimana- maschere capillari che contengano cheratina. Naturalmente tutti questi accorgimenti andranno conservati anche durante il periodo delle vacanze, per non perderne l’efficacia. Sempre a questo proposito, la prossima settimana approfondiremo l’argomento con un vero e proprio decalogo salvacapelli.