Il Parco del Conero è un susseguirsi incantevole e intenso di colline di viti, e campi di grano dal colore giallo oro, il lilla della lavanda ed il blu intenso del mare che si fondono allo straordinario giallo delle ginestre distinte unicamente dalle bianche spiagge della Baia di Portonovo. Questo è ciò che il fortunato viandante scopre affacciandosi dal Belvedere di Portonovo. Siamo nel Parco del Conero una incantevole Area naturalistica protetta che si estende per 6011 ettari tra i territori di Ancona, Camerano, Numana e Sirolo.
Al suo interno si erge il Conero, così viene chiamato dagli abitanti delle zone limitrofe ad esso. Il Monte Conero (572 mt s.l..m.) con le sue imponenti falesie ad est che danno origine a spiagge e calette di bianchi ciotoli, e che degrada dolcemente verso sud verso le pianure dell’Aspio e il Musone.Particolarmente suggestiva è la spiaggia dei Gabbiani,alla quale è possibile approdare unicamente con un servizio di traghetto da Numana, o la Spiaggia di Mezzavalle, raggiungibile da Portonovo in barca o a piedi attraverso un sentiero tanto suggestivo quanto impegnativo, o la spiaggia dei Sassi Neri, una stretta lingua di terra che il mare ha voluto risparmiare all’erosione, un tempo rifugio dei primi naturalisti. Il Parco del Conero con la sua tipica macchia mediterranea racchiude molte varietà botaniche, Pini , Lecci e Ginestre, ispiratrici degli artisti Cazzaniga e Luciano Pasquini, rappresentando un terzo del patrimonio floristico delle Marche.
Le Grotte di Frasassi
le Grotte di Frasassi rappresentano uno dei percorsi sotterranei più belli e importanti al mondo. Esso si estende per circa 30 Km su 8 differenti livelli geologici. Le grotte di Frasassi sono caratterizzate da concentrazioni calcaree che nel corso degli anni hanno formato enormi stalattiti e stalagmiti che nell’insieme rappresentano uno spettacolo unico in natura.L’itinerario aperto al pubblico è lungo circa 1,5 km,e la durata della visita non supera i settanta minuti ed è consigliabile un abbigliamento piuttosto pesante ,visto che la temperatura all’interno delle grotte di Frasassi è di circa 14 gradi.Il percorso aperto al pubblico inizia con un ingresso che ricorda le immagini di quei film ambientati in laboratori sotterranei da Guerra Fredda. Una grande porta elettrica scorrevole da l’accesso ad un tunnel largo circa 4 metri ed alto 3. Successivamente si devono oltrepassare, altre 2 porte che si aprono solamente all’arrivo del pubblico per evitare sbalzi termici ,nemico numero uno del fragile equilibrio interno delle grotte di Frasassi
La prima grotta che si presenta è quella denominata ABISSO ANCONA. Delle tante questa è la più maestosa , considerata una delle più grandi al mondo. La guida sottolinea la difficoltà dell’occhio umano nel percepirne le dimensioni e la prospettiva ,aiutando l’escursionista a valutarne l’ampiezza della sala facendone un paragone con il Duomo di Milano. Alla sommita della grotta una stallattite è un ulteriore esempio di questa difficoltà nel percepire lo spazio,alla vista non più grande di mezzo metro è in realtà lunga 2 metri e 40.Si arriva così alla SALA DEL 200 che prende suo nome proprio dalla lunghezza della grotta. Il percorso inizia a restringersi fino ad arrivare al GRAN CANYON, chiamato così perchè da esso si attraversano grandi crepacci. Alla base di queste grandi fessure scorre dell’acqua che si trova al livello del fiume Sentino che non è altro che quello che attraversa la Gola della Rossa. Proseguendo il percorso delle Grotte di Frasassi si incontrano alcuni spettacolari angoli ,resi ancora più suggestivi da mirabili effetti di luce artificiale .Continuando il percorso turistico tra sali e scendi si giunge alla SALA DELL’ORSA dove si possono notare alcuni pozzi sotterranei che risalgono in verticale e dove sgorgano delle acque sulfuree. Il giro prosegue e termina attraverso la SALA PAGLIAI e la SALA INFINITO. Di qui non resta altro che tornare indietro per lo stesso percorso.