L’iridologia (da alcuni definita anche microsemeiotica oftalmica) è una moderna disciplina tesa ad ottenere informazioni circa la salute fisica e psichica della persona, le sue malattie presenti e passate finanche le predisposizioni di un determinato organismo a contrarre talune malattie o a soffrire di determinati disturbi, ed è pertanto oggi un’importantissimo strumento diagnostico utilizzato da molti omeopati o naturopati.
Essa fù ideata in Ungheria nel XIX secolo dal medico Ignatz von Peczely sulla base di una intuizione che esso ebbe da bambino. In quella età infatti Von Peczely aveva cercato di liberare un gufo preso in una trappola. L’uccello dibattendosi si ruppe una zampa e, in quel momento, il piccolo Ignatz notò la comparsa di una macchia scura sulla una delle sue iridi, e successivamente con la guarigione notò la scomparsa della macchia stessa. Fu così che diventato medico Von Peczely si dedicò allo studio delle iridi e dei loro segni particolari. Intorno agli anni ’50 l’iridologia fu invece ripresa ed ampliata dal medico statunitense Bernard Jensen che disegno una mappa dettagliata dell’iride tutt’oggi in uso da parte di molti iridologi.
Teoria
La teoria che sta alla base dell’iridologia poggia le sue fondamenta sulle migliaia di terminazioni nervose presenti nell’iride. Gli iridologi ritengono che esse siano collegate a tessuti ed organi interni, di modo che le alterazioni di una parte dell’organismo, tramite un riflesso neuro-ottico, possono apparire sull’iride, che si segna o cambia colore nella parte parte corrispondente all’organo sofferente. Per l’analisi dell’iride alcune persone utilizzano un’oftalmoscopio mentre altri preferiscono utilizzare una normale lente di ingrandimento con una lampada.
I segni
Infiniti sono i segni e le forme che possono dare segnali sullo stato della persona, di una specifica funzione e finanche di un singolo organo sofferente. Importante è sottolineare che l’iridologia svolge la preminente funzione di individuare delle predisposizioni dell’organismo, che possono indirizzare verso una determinata patologia, e non ha alcuna capacità di determinare una malattia di cui la persona si ammalerà in futuro con certezza. Ciò consente al paziente che si sottopone ad una analisi iridologica di poter prendere coscienza dei punti di forza e di debolezza del suo organismo e pertanto di condurre una vita tale da valorizzare i primi piuttosto che gli ultimi.
In iridologia in realtà non si analizza solo l’iride, ma anche la sclera e la pupilla Molteplici sono i segni che vengono presi in considerazione, che vanno dalla forma al colore dell’iride, che permette da subito di interpretare la costituzione della persona sulla base dei colori della medicina cinese, alla presenza di segni (lacune) pigmentazioni o decolorazioni dell’iride, alla forma della pupilla (da cui si possono trarre informazioni in merito al rachide) ed allo spessore e conformazione del suo orlo interno (visibile solo con iridoscopi a forti ingrandimenti), fino alla regione sclero-corneale o sclero-congiuntivale. La zona cosiddetta degli organi è quella compresa dell’iride in senso stretto (ossia la parte colorata dell’occhio).
Infine dall’iride, con apposite letture, è possibile trarre anche informazioni di carattere psicologico ed emozionale, generalmente abbastanza precise, in particolare per alcune situazioni a carattere psico-somatico, ma non solamente.
La medicina naturale prevede molteplici collegamenti tra le informazioni di natura iridologica e altre discipline diagnostiche e terapeutiche, quali la osteopatia, la agopuntura o digitopressione, la cromoterapia, le terapie reflessologiche, ecc.